Vernice Fresca
Airesis
3:35Ora che cedo al sordo rancore nascosto nel ventre del tempo ora che non c'è più nell'aria l'odore di eterno che prima mi dava sollievo comincio a capire perchè non è poco un momento E mi chiedo se forse anche solo per questo non valga la pena Domandarsi se non è per sfiorare il culmine che scaliamo una roccia o se invece è per paura di cadere che restiamo immobili a guardare e a non ricordare che questo è l'unico sbaglio da fare Ladri di tempo e storia ci porteranno via vita e ricordi se restiamo qui non c'è motivo per restare ad aspettare un motivo che forse non verrà e anche se non abbiamo niente resta da difendere un passato ed un presente per cui combatterò finchè non sarà spento Il fuoco, che tiene accesi i nostri occhi, fissi sulla luce della memoria e fluorescenti al buio del silenzio, al buio nel cuore di chi resta ancora immobile e sordo a quello che il tempo richiede, perfino giunti all'ultima istanza di un processo che ci sta condannando come mostri. E se malgrado tutto saranno ancora loro a dirsi eroi e portatori di luce di discorsi del cazzo, scintillanti e viscosi come vernice fresca che ho tentato di togliermi di dosso, aspettandomi una punizione, come si aspetta il ritorno del sole all'alba di un giorno qualunque, allora ben vengano le loro menzogne, ma crepino le loro speranze perchè in mezzo alla loro luce quei nostri occhi baleneranno neri e terribili ovunque avranno paura di incontrarli, come qualcosa che non si può cancellare, che non si può uccidere, come ombre, come fantasmi, come spettri.