Tu Vuo' Fa' L'Americano (2007 Remastered)
Renato Carosone
3:31Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio Dei primi fanti il ventiquattro maggio L'esercito marciava per raggiunger la frontiera Per far contro il nemico una barriera Muti passarono quella notte i fanti Tacere bisognava e andare avanti S'udiva intanto dalle amate sponde Sommesso e lieve il tripudiar de l'onde Era un presagio dolce e lusinghiero Il Piave mormorò: "Non passa lo straniero" Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento E il Piave udiva l'ira e lo sgomento Ahi, quanta gente ha vista venir giù Lasciare il tetto poiché il nemico irruppe a Caporetto Profughi ovunque dai lontani monti Venivano a gremir tutti i suoi ponti S'udiva allor dalle violate sponde Sommesso e triste il mormorio de l'onde Come un singhiozzo in quell'autunno nero Il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero" E ritornò il nemico per l'orgoglio, per la fame Volea sfogar tutte le sue brame Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora Sfamarsi e tripudiare come allora No, disse il Piave, no, dissero i fanti Mai più il nemico faccia un passo avanti Si vide il Piave rigonfiar le sponde E come i fanti combattevan le onde Rosso del sangue del nemico altero Il Piave comandò: "Indietro va', straniero" Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento E la Vittoria sciolse le ali al vento Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti Risorgere Oberdan, Sauro, Battisti Infranse alfin l'italico valore Le forche e l'armi dell'Impiccatore Sicure l'Alpi, libere le sponde E tacque il Piave, si placaron le onde Sul patrio suol vinti i torvi Imperi La Pace non trovò né oppressi, né stranieri