Musica Ribelle
Eugenio Finardi
4:29Il primo buco l'ho fatto una sera A casa di un amico, così per provare E mi ricordo che avevo un po' paura C'è molta violenza in un ago nelle vene Ma in un attimo una fitta di dolore Un secondo ad aspettare Poi un'onda dolce di calore Quasi come nell'amore E poi mi son lasciato andare Completamente rilassato In un benessere artificiale Come mai avevo provato Ma poi a casa me lo sono giurato Che io no, non ci sarei cascato Io le imparerò a dosare Mi saprò gestire, non mi farò prendere Ma ci continuavo a pensare Non usciva dalla mente E man mano che passava il tempo Diventava la cosa più importante E poi non me ne frega niente Di quello che dice la gente Tanto siamo tutti assuefatti E di cosa non importa niente E continuavo a aumentare Lo facevo quasi tutte le sere E appena fatto mi scoprivo a temere Di non riuscirne più a trovare E poi ore, ore, ore Fuori da una farmacia ad aspettare E quello stronzo di un dottore Che non me ne vuole dare Ma a lui che cazzo gliene frega Ma un giorno me la paga Un giorno passo con un sasso E gli faccio la vetrina nuova E dai prestami una fiala Ero sei ore che mi sbatto Se non mi faccio uno stenodo stasera Lo sai, divento matto Poi per due anni non ho quasi fatto altro Non ho suonato, non ho fatto l'amore Tiravo il tempo tra un buco e l'altro In giro a sbattermi, in casa a dormire Ma una mattina mi sono chiesto Come andrà a finire Andare avanti, finire in galera Magari anche morire E poi così non può durare Sta diventando quasi come un lavoro Otto ore in giro a sbattermi Ma oramai sballo poco anche con l'era E poi sto perdendo tempo E sprecando quello che ho dentro Io così non sto crescendo Mi brucio, ma mi sto spegnendo E smettere non è poi così difficile Non fa neanche tanto male Basta un po' di cura e di comprensione Magari un po' di metadone E fuori c'è tutto un mondo da scoprire Sul quale si può intervenire E se tieni duro sei mesi vedrai Che poi non ci ripenserai quasi mai