Matilde Lorenzi
Francesco Baccini
3:01C'è nessuno? Barbalunga si chiamava, grande genio di consigli Il barbone del quartiere, lui non era come gli altri Ci passavo giorni interi a cercare chiarimenti Mi vendeva i suoi misteri per una boccia di Chianti E mi tirava su quando stavo male Diceva: "Guarda me, io cosa dovrei dire?" E mi ascoltava, sì, lasciandomi sfogare Poi di colpo diceva: "Stop" (Stop) E cominciava a parlare Barbalunga si chiamava, la sua casa era un cartone Lo trovavo chiaramente un poco fuori alla stazione Mai e poi mai si lamentava, anzi, a lui gli stava bene Se ci credeva nella pace, anche se non aveva fede Ma s'arrabbiava se per caso bestemmiavo Diceva: "Guarda me, tu non ce n'hai motivo" E io lo capivo e, beh, gli chiedevo scusa Ma sono solo e così mi chiedo: "Ma dove sei? Barbalunga, dove sei?" Ma soprattutto: "Barbalunga, come stai?" Barbalunga, proprio oggi sono andato alla stazione E mi son fermato, pensa, dove c'era il tuo cartone E c'è ancora la tua frase sopra il muro un po' svanita "Soltanto il cuore sa qual è il giusto prezzo della fica" E subito dentro me un brivido leggero Ma dopo sei anni, beh, mi viene il dubbio che forse è vero E poi sono corso al bar ed ho bevuto il vino nero Ma sono solo e così mi chiedo: "Ma dove sei? Barbalunga, dove sei?" Ma soprattutto: "Barbalunga, come stai?" E adesso brindo a te anche se non sei con me Ma adesso brindo a te anche se non sei con me Ma adesso brindo a te e penso sempre a te se non sei con me