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Francesco Guccini - Lettera | Скачать MP3 бесплатно
Lettera

Lettera

Francesco Guccini

Длительность: 4:23
Год: 1996
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Текст песни

Il giardino di ciliegi fiorito 
Agli scoppi del nuovo sole
Il quartiere si presto riempito 
Di neve, di pioppi e di parole
All'una in punto si sente il suono 
Acciottolante che fanno i piatti
Le TV sono un rombo di tuono 
Per l'indifferenza scostante dei gatti
Come vedi tutto normale 
In quest'inutile sarabanda
Ma nell'intreccio di vita uguale 
Soffia il libeccio di una domanda
Punge il rovaio d'un dubbio eterno
Un formicaio di cose andate
Di chi aspetta sempre l'inverno
Per desiderare una nuova estate

Son tornate a sbocciare le strade
Ideali ricami del mondo
Girano tronfie la figlia e la madre
Nel viso uguali e nel culo tondo
In testa identiche, senza storia
Sfidando tutto senza confini
Frantumano un attimo quella boria
Grida di rondini e ragazzini
Come vedi tutto consueto
In questo ingorgo di vite morte
Ma mi rattristo, io sono lieto
Di questa pista di voglie sorte
Di questa rete troppo smagliata
Di queste mete da sognare
Di questa sete mai appagata
Di chi starnazza e non vuol mai volare

Appassiscono piano le rose
Spuntano a grappi i frutti del melo
Le nuvole in alto van silenziose
Negli strappi cobalto del cielo
Io sdraiato sull'erba verde
Fantastico piano sul mio passato
Ma lei all'improvviso disperde 
Quel che credevo e non sono stato
Come senti tutto va liscio
In questo mondo senza patemi
In questa vita presa di striscio
Di svolgimento corretto i temi
Dei miei entusiasmi durati poco
Dei tanti chiasmi filosofanti
Di storie tragiche nate per gioco
Troppo vicino, troppo distanti

Ma il tempo, il tempo chi me lo rende
Chi mi da indietro quelle stagioni
Di vetro e sabbia, chi mi riprende
La rabbia e il gesto, donne e canzoni
Gli amici persi, i libri mangiati
La gioia piana degli appetiti
L'arsura sana degli assetati
La fede cieca in poveri miti
Come vedi tutto è usuale
Solo che il tempo stringe la borsa
E c'è il sospetto che sia triviale
L'affanno e l'ansimo dopo una corsa
L'ansia volgare del giorno dopo
La fine triste della partita
Il lento scorrere senza uno scopo
Di questa cosa che chiami vita