The Dark Side Of The Mood

The Dark Side Of The Mood

Nitro

Альбом: Suicidol
Длительность: 3:54
Год: 2015
Скачать MP3

Текст песни

Ehi, guardami, mi vedi? 
È straordinario quello che puoi fare 
Quando non devi più guardarti allo specchio, mai più

Vivere male per scrivere bene
Dire di amare per fingere insieme
Un gene che viene da un unico seme quello dell'odio 
La mano sul foglio in delirium tremens
Chi c'è di più solo dell'uomo che teme

Spicca il volo solo se il suolo cede applica il fuoco però Dio non lo vede 
Invidia lo stolto perché non se lo chiede 
Ammira lo stronzo perché tace e procede 
Rovina il suo corpo e il sogno prosegue 
Si inchina al rimorso e beve

In quanto a me mi troverai tra le spine 
Sono quello che vorresti dire ma non vuoi sentire mai 
Io non cerco un lieto fine ma se vivere è morire 
Allora è meglio benedire i guai

E andare via da qui 
Fare passi da giganti sopra gli elefanti di Dalì
Sciolgo il tempo come vinavil
E raccolgo ciò che ho perso in una vita in tilt 
Che mi porto appresso porto un rododendro 
Ma io scrivo mezzo morto sotto a un cipresso 
Lei mi beve alla goccia ma io non commento 
A cosa serve una doccia se hai lo sporco dentro

E vai giù 
Dove il buio è affascinate 
E il lato oscuro ti sembra più interessante 
Imprigionati per sempre dentro un istante
In cui il dolore lancinante è ormai distante
Mi chiedo se mi vedi 
Ma quando ho chiesto tu dov'eri 
Al buoi presto scrivo un testo volentieri 
Se mi credi
Come ieri tu cerchi chi eri ma non c'è un richiamo 
Immerso tra i sentieri dei pensieri più sinceri
Ti amo 

E dopo il vuoto fuoco dalle sentinelle 
Dalle mani di chi pensi non ti mentirebbe 
Sto in una città senza stelle
Sarà per questo che tutti si credono artisti o modelle 
Il vero ribelle è stato incatenato 
Nello scantinato tra le fiamme e il pathos
Rimpiazzato da un fighetto platinato
Che sta bene sopra a un giornaletto patinato
E grazie a dio non mi sono mai accontentato 
Meglio un uomo tormentato che addormentato 
Quando ho cercato del rispetto a buon mercato avevo il petto già accoltellato 
Fogli e intelletto scopano a letto nel mio cervelletto 
E i suoni assordanti dei loro orgasmi sono le parti integranti di ogni mio versetto 

Dimmi che non sto perdendo tempo 
Dimmi che questo dolore almeno ha un senso
Ci siamo persi tra I riflessi di noi stessi e adesso

Ci siamo persi tra amplessi complessi ed eccessi 
Compressi nei teschi ed espressi nei testi
Avessi gli stessi interessi dei fessi avresti già impressi I miei versi inespressi 
Pensi che dentro gli specchi vengano messi tutti i miei errori commessi
Ma che diresti se io ti dicessi che parlo con i miei riflessi 
Scendi quaggiù 

Dove il buio è affascinante
E il lato oscuro è sicuro e più interessante 
Imprigionati per sempre dentro un istante in cui dolore è lancinante è una costante 
Io so che non mi vedi
Ma quando ho chiesto tu dov'eri al buio
Presto scrivo un testo volentieri 
Non mi credi 
Se mi segui poi cerchi chi eri in un auto scorsoio 
Penso a mali passeggeri e non c'ho più rimedi
Mi odio