Nihil 1
Ozone Dehumanizer
3:46C'è qualcosa, nella fine della vita, che mi affascina La spina di una rosa che mi lacera la faccia Un gatto morto dentro la mia stanza che mi parla E dopo il volto di mia madre tra le ali di questa farfalla Gli angeli che suonano le viole tra le nuvole Il cadavere del lupo nel finale delle favole Un tumore nel cervello e dopo il freddo della notte C'è qualcosa di più grande della vita (la morte) Oggi che la pioggia bagna i fiori del roseto E le influenze della luna obnubilano il mio sereno Rivedo la mia vita e mi fa schifo Eppure c'è qualcosa che mi affascina nel marcio di questo giardino Quando l'indomani l'alba avrà ghiacciato il fango E le zanzare torneranno alle covate dello stagno Forse qualche petalo rimasto sulle fronde Glorificherà il suo sforzo e avrà sconfitto questa morte Perché io voglio capire, fino in fondo, l'esistenza Voglio mettere le mani dentro un tumulo di carne fredda Io voglio essere la nebbia, le tane delle volpi dove dormono se fuori c'è tempesta Le riviere dove sbattono le onde Le galere più recondite, le tue parole sordide Un vortice d'assenza, d'abbandono mi trascina Tra le gocce benedette di quest'acqua cristallina, che è la vita C'è qualcosa nella fine della vita che mi affascina La vena del mio polso destro aperta mentre sanguina Una storia su una rondine che muore, una voragine nel cuore Il piacere che si cela dietro il tuo dolore Sono stato in una casa, una villa di campagna C'era un grande corridoio e poi una stanza E dentro questa stanza, c'ero io Vestito da puttana, ubriaco bestemmiando verso Dio Poi corsi via, per le campagne, per i boschi Terrorizzato a morte, rimasi sveglio notti Fin quando, una mattina, ritornai dentro la casa E vidi la mia salma, vestita da puttana ma impiccata Allora, in quel momento, fu catarsi E tutte le paure si trasmutarono in fatti E vidi il volto della depressione, ed ebbi la certezza Non c'è speranza in 'sta vita di merda Perché io voglio capire, fino in fondo, l'esistenza Voglio mettere le mani dentro un tumulo di carne fredda Io voglio essere la nebbia, le tane delle volpi dove dormono se fuori c'è tempesta Le riviere dove sbattono le onde Le galere più recondite, le tue parole sordide Un vortice d'assenza, d'abbandono mi trascina Tra le gocce benedette di quest'acqua cristallina, che è la vita (Io ti amo, mio Signore)