Stranamore (Pure Questo È Amore)
Roberto Vecchioni
4:20I poeti son giovani e belli E portano in cuore la luce del sole e un canto d'uccelli E la strada del borgo natio La pioggia sui tetti, la povera gente amata da Dio Poesia, poesia Deh, proteggimi ovunque io sia Poesia, poesia I poeti son vecchi signori che mangian le stelle Distesi sui prati delle loro ville E s'inventano zingare more Per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore Poesia, poesia, poesia, poesia I poeti si fanno le pippe coi loro ricordi La casa, la mamma, le cose che perdi E poi strisciano sui congiuntivi Se fossi, se avessi, se avessi e se fossi, se fossimo vivi Poesia, poesia Deh, proteggimi ovunque io sia Poesia, poesia I poeti hanno visto la guerra con gli occhi degli altri Che tanto per vivere han perso la pelle Così, scrivon piangendo cipolle Su barbe profetiche intinte nel vino che pure gli serve Poesia, poesia, poesia, poesia I poeti son liberi servi di re e cardinali Che van ripetendo "Noi siam tutti uguali" E si tingono di rosso vivo Ciascuno pensando "Il giorno del Nobel farò l'antidivo" Poesia, poesia Deh, proteggimi ovunque io sia Poesia, poesia I poeti son litri di vino bevuti per noia Per scriver parole davanti al mattino Mentre sognano bambine nude che uscendo da scuola Li prendon per mano e gli danno la viola Poesia, poesia, poesia, poesia I poeti son giovani stanchi che servon lo Stato Sputandogli in faccia perché sia dannato E sbandierano cieli e fontane, messaggi e colombe A noi le campane, ai ricchi le trombe Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia Poesia, poesia, poesia, poesia