Cornutone
Squallor
4:13Los culatones, olè, olè Mea culpa, mea culpa, mea terribile culpa Ero al cinema del corso Buenos Aires, interno tre, al Codromodro E davano "Fiesta che biella meraviglia" Che mi sedetti nella poltrone centrale del numero corporale tre Mentre stavo osservando la pellicola Mi sentii un affare durissimo in mano E lo strettei fortissimo e lo pigliei Esso non era un cioccolato e né una buglia Ma un pezzo de carne, sembrava un filetto Che non si trova più neanche alla macelleria del Toros E me lo strettei forte, forte, forte, forte in mano Era bello, era giocondo ed era mio Me lo portai ingelosito verso l'uscita Al pezzo de carne c'era un uomo bello e alto, un biforcuto Che mi faceva impazzire Aveva barba capelli e occhi tutti insieme, un trittico Salimmo le scaletette in corsa, e lo portai nella mia stanza Lo denudai e lo baciai fortemente su tutto il corpo, olè, olè, olè Non si capiva più niente: lo prendevo da tutte le parti Nelle narici del naso Dentro al buco delle orecchie E anche nel buco del culo Mi faceva impazzire, era una bella bestia Era una bestia che spingeva nel buco del culo Lui spingeva e io traivo Che bell'uomo che era Calmo ma non troppo per quando ci voleva Ci pigliavamo insieme una tabella di caffè E poi giù ancora, che mi faceva impazzire, moltissimo, molto moltissimo Cosa c'hai di briccone, gli domandavo, ti vuoi farmi uno scopone Dammelo in mano Benissimo Sei un bellissimo ragazzo E ora che stai per andartene ti do il mio indirizzo Scrivimi verso le quattro alla mia curia Cardinale Alfonso Fava, docente in silificomania e impraticità di campo Ti posso rispondere alle due, ma non per difetto, per concesso Perché sono il più grande, il più forte della zona Ti porto con me a Las Vegas, facciamo un viaggio a pagamento di sei giorni Torniamo su per la rotta del Pacifico Ci buttiamo dentro al panificio mondiale dei rottinculi genovesi Che s'intensificano nelle bande rotte e ho qui terminato