La Caduta Di Costantinopoli
Murubutu
3:44Ehi, ehi, ehi, eh E tu hai soffiato via un sorriso dalle labbra E lo rincorro da due anni ormai, eh già E il tuo ricordo che mi segue come un gatto Su ogni bordo di questa città, ahi, ahi Ogni strada si muove, mi nasconde qualcosa Se mi volto un secondo cambia linee e poi forma Ed ogni statua nell'ombra cambia nome e poi posa Accenna a qualche monologo in una lingua morta E vede ancora fra i vicoli, attraversa i cortili Ed io che qui giro a vuoto come rigiro il flow E io ti seguo da allora attraverso i giardini Viaggio dentro altre vite come Virginia Woolf Io ti cerco fra i viali, sai che adoro i dettagli Colleziono gli abbracci fra amanti sui tram Eravamo già bravi noi a parlarci a distanza Dormo sopra i rimpianti come fossi un clochard La città ora mi parla, conservato nell'ambra Tutti i giorni ormai persi quando tu eri mia Poi mi vedi fra tanti e la tua corsa mi inganna Tu mi passi attraverso, ti volti e vai via Forse questo mio mondo sembra paranormale (oh ye-e-e-e-eh) Tu mi guardi con gli occhi ma non mi vedi più (più, più, oh, oh-oh-oh) Forse non ti bastava più un comune mortale (com'è, com'è?) Sono solo un ricordo, un flashback, déjà vu (oh no, no, no-no-no) Metti insieme cocci e pezzi di memoria, a volte in testi Che risalgono a qualche anno fa, eh Allora dormo ad occhi aperti, a volte persi A volte sogno con le mani come Octavio Paz E tu scompari nella danza di una folla che avanza Ricompari nella quiete come fossi una visione Ti rivedi in ogni piazza, in ogni porta, su ogni panca Il tuo ricordo che mi segue come fosse un aquilone E sembra quasi di nuotare, l'aria è fredda al mattino La città dentro alla nebbia ora è un relitto marino (ah) E la vita mia è una retta perfetta, il destino Si è spezzato in due metà come in "Delitto e castigo" Notte nera sulla piazza, una cometa su nell'aria Passa sempre sopra lo skyline Ho la bufera sulle labbra, la promessa che t'incanta Ma so già che non la sentirai E marzo pende dai rami ed io mi fermo a guardarti Poi rifletto sul conscio e i rimossi di Freud Vago insieme ai randagi, poi mi siedo nei parchi Ed accarezzo commosso i ricordi di noi (seh, seh) Ti ho pianto ogni notte, maledetto destino Traiettorie della sorte e mille porte ogni bivio Dentro alla città in un labirinto infinito Ti inseguivo tra le folle, percepivo il respiro Ma non sei tu l'anima, il bianco ectoplasma Ed io che provavo a parlare con te E invece è il contrario, sono io qui il fantasma E tu che ti sei ormai scordata di me (perché) Forse questo mio mondo sembra paranormale (oh ye-e-e-e-eh) Mi trapassi col corpo, resto pieno di se, se, se (oh, oh-oh-oh) Io che ho letto di tutto, da Neruda a Montale (com'è, com'è?) Mi mancava imparare, forse, a leggere te, te (no, no-no-no) Forse questo ricordo sembra paradossale (seh, oh ye-e-e-e-eh) Mi trapassi con gli occhi e resto pieno di ma, ma, ma (oh, oh-oh-oh) Non bastava più il mondo da comune mortale (com'è, com'è?) Sarà solo un segreto qua tra me e la città (eh, eh, no, no-no-no)