La Caduta Di Costantinopoli
Murubutu
3:44Ah Sputo fiamme come il sole mentre il cielo freme 451 gradi e salirà Punterà questo pitone, sputa cherosene Quando il genio punta il tubo e brucia la città Sputo fiamme, sale il fumo verso un cielo a crepe Quattro petto e un buco scuro dopo un altro raid Sale il fumo in mezzo al buio delle biblioteche 451 i gradi Fahrenheit Il fuoco splende e pulisce, punisce chi studia e legge Il fuoco si erge ed agisce, colpisce cultura e lettere Gli occhi gonfi di febbre, finisce tutto nell'etere Bruciamo perre scelte, lasciando grumi di cenere Questi cani meccanici fiutano l'aria cieca Sono acciaio e ingranaggi che annusano un'area a testa Ora bam-ba-bbaiano contro chi cambia e pensa Fiamme tanto abbagliano un rogo di conoscenza Mandalo sotto noi, il tuo uomo si contorce Oggi brucio Toureau, domani Popeye Faulkner E allora brucio Rousseau, Leopardi e poi poi Shaw e Tolkien Poi oggi brucio Foucault e domani Geo-George Orwell La city che appicca incendi da primo Benjamin Franklin La city dei servi nervi, la folla che scatta (via, via) La city vede i cartelli, la linea dei tuoi cervelli La city dei megaschermi è una molle catatonia Ma cosa qui fa più danni nell'uomo lo fa felice Fra', l'odio che alzò le fiamme di un rogo che lo esaurisce Le vite dentro alle pagine, immagini differite Fra', tra mie mille ferite negli anni della fenice Sputo fiamme come il sole mentre il cielo freme 451 gradi e salirà Punterà questo pitone, sputa cherosene Quando il genio punta il tubo e brucia la città Sputo fiamme, sale il fumo verso un cielo a crepe Quattro petto e un buco scuro dopo un altro raid Sale il fumo in mezzo al buio delle biblioteche 451 i gradi Fahrenheit Sì, sì Ci innalzammo a presidi e divenimmo bastione Contro un fuoco fatto legge da chi impugna il bastone Dentro al buio dei boschi, al riparo dal sole Imparammo a memoria tutte queste parole Fummo luci di speranza per notti senza stelle Tramandando la coscienza per un sogno ribelle Nascondendo queste pagine dalle sentinelle Che al meccanico, il segugio, e fiuta il panico a pelle Ma ogni uomo è un libro, ogni libro è una domanda È la mente del mondo che spaventa chi comanda Se ogni libro è un uomo fatto di sangue e passione Ogni dubbio è una scintilla per la rivoluzione Sono io Catullo, sono io Catone Siamo William Shakespeare e Francesco Bacone Siamo Platone contro il loro plotone di esecuzione Al riparo dalla fiamma dell'estrema ustione E poi udimmo una bomba da lontano Ci incamminammo seguendo quel richiamo Per ricordarci ad ogni passo chi siamo Perché non siamo nulla, ma noi, noi ricordiamo Sputo fiamme come il sole mentre il cielo freme 451 gradi e salirà Punterà questo pitone, sputa cherosene Quando il genio punta il tubo e brucia la città Sputo fiamme, sale il fumo verso un cielo a crepe Quattro petto e un buco scuro dopo un altro raid Sale il fumo in mezzo al buio delle biblioteche 451 i gradi Fahrenheit